Siamo nel nord Italia, a fronte della previsione di crescita della produzione di conserve, un grande realtà in veneto a deciso di sostituire le vasche di dissalazione con stazioni di trattamento TAD caricate tramite UPB.

L'utilizzo di sistemi di rilevamento laser ad alta precisione è stato indispensabile per creare una soluzione su misura data la situazione logistica e gli spazi a disposizione.

Si sono dedicate due unità di trattamento da 20.000l complete di tutti gli accessori necessari per automatizzare carico, movimentazione idraulica della derrata in lavorazione e scarico a linea di processo.

Tra gli accessori "On-board" di maggiore rilievo abbiamo un circuito di prelievo di liquido di governo e stoccaggio su polmone esterno alla vasca, utile ad evitare intasamenti durante l'operativa di carico dell'unità; un sistema di copertura a griglia che permette il mantenimento sotto livello dell'intero carico durante la lavorazione e un sistema di discriminazione per il controllo delle quantità di prodotto uscente durante la fase di scarico.

L'invio di prodotto alla zona di elaborazione si opera mediante UPB 120 per garantire un carico veloce e delicato.

Il trattamento riguarda falde di peperone, funghi, carciofi a spicchi, fagioli e pomodori secchi.